PROGETTO PER UN NUOVO MUSEO – BIBLIOTECA PINALI, SPEZIERIA ED ERBARIO – ORTO BOTANICO DI PADOVA
Per progettare un museo si parte dal contenuto o dal contenitore?
Nel caso in cui il contenitore sia un antico edificio che fa parte del complesso dell’Orto Botanico di Padova la nostra scelta è stata quella di partire dal contenuto. Quindi il progetto per il nuovo museo dell’erbario e della spezieria dell’Orto Botanico di Padova è cominciato con lunghe e splendide visite guidate presso la spezieria, la Biblioteca Pinali e l’erbario dell’Orto: quest’ultimo, in particolare, è uno scrigno contenente 500.000 piante essiccate raccolte tra la fine del ‘700 e i giorni nostri ed altre collezioni di alghe, funghi, muschi, licheni, galle, legni, semi e frutti.
Le schede di un erbario, per esempio, non sono oggetti semplici e di facile fruibilità per un allestimento museale: la sfida dunque è stata innanzitutto quella di dare forma ad un concept museale che desse nuova “linfa” alla collezione dell’erbario. Dietro ad ogni raccolta si cela la storia del botanico che le ha assemblate, del periodo in cui le ha raccolte e della zona geografica di provenienza.
Il progetto, oltre al concept museale, prevede la ristrutturazione del complesso della casa del prefetto, il cui nucleo originario risale alla seconda metà del ‘700.
L’operazione di restauro di un simile immobile storico vincolato prevede che vengano fatte tutte le possibili operazioni di miglioramento che l’intervento, nella sua complessità, ci consente di cantierare contemporaneamente: parliamo di miglioramento antisismico, ristrutturazione e rinnovamento degli impianti, ma anche di riqualificazione energetica dell’involucro. L’energia più pulita è quella che non consumiamo, quindi l’involucro edilizio verrà, ove possibile, isolato termicamente per ottenere una maggiore efficienza energetica indipendentemente dall’impiantistica che verrà installata.
Il progetto per il nuovo museo dell’erbario e della spezieria dell’Orto Botanico di Padova nasce da un concept interattivo dove non si intende l’installazione smodata di schermi touch ma una relazione con gli oggetti che sia capace di attivare un segnale di ritorno. Tutto ciò che verrà esposto dovrà essere toccato, spostato, aperto … per poter essere fruito.
Un nuovo concetto di allestimento museale che permetta un’esperienza concreta ed affascinante.